Stanley Kubrick nel ’71 ha dato vita ad un cult. Un film che avrebbe fatto parlare di sé nei decenni successivi. Arancia meccanica è una pellicola difficile da giudicare. Di fatto tratta di un elogio alla violenza da parte del protagonista, Alex, e della sua banda di Drughi. Violenza cruda e gratuita celebrata ed amata dai protagonisti. Una cosa che salta all’occhio è la profondità del personaggio di Alex se rapportato alla personalità degli altri personaggi, in certi casi stereotipati. Dopo aver praticato tanta violenza, una volta reso “innocuo” dal trattamento Ludovico, sarà costretto a raccogliere ciò che ha seminato, quindi a subire il trattamento che riservava al prossimo prima di essere arrestato. Arancia meccanica in un certo senso rivoluzionò il cinema trattando un argomento visto quasi come un tabù. Tant’è che fino al 2007 il film era vietato ai minori di 18 anni.
La mia opinione su questo film? Stiamo parlando di un capolavoro o di un brutto film? Questa domanda non ha una precisa risposta. Arancia meccanica è un film che tutti gli appassionati di cinema dovrebbero conoscere, ma non necessariamente apprezzare. È un cult, in ogni caso. La capacità e lo stile narrativo di Kubrick è straordinario. Riesce a farti odiare Alex in un primo momento, per poi suscitare nello spettatore quasi compassione per il suo destino. Per poi farti ricredere nuovamente con la scena finale. Difficile riuscire a narrare una storia dal punto di vista di un individuo come Alex, difficile rendere un personaggio del genere credibile. Attraverso l’elogio alla pura violenza di Alex, Kubrick la condanna, riuscendo in ogni caso a tenere lo spettatore incollato allo schermo. In conclusione non posso affermare che Arancia meccanica sia un bel film o un brutto film perchè sarebbero sbagliate entrambe le risposte. È straordinario dal punto di vista narrativo e tecnico, di forte impatto emotivo, ma gli eventi trattati possono comunque non essere graditi da tutti gli spettatori. È quasi un paradosso. Ma d’altronde probabilmente è stato proprio questo l’obiettivo di Kubrick: creare una pellicola pronta ad entrare di diritto nella storia del cinema. A diventare un cult.
REVIEW BY DAVE 